COSA VEDERE A PHNOM PENH
Palazzo Reale & Pagoda d’Argento
Il Palazzo Reale – Royal Palace – è situato in centro a Phnom Penh lungo il corso del Tonle Sap River. Vedi ubicazione in mappa
Realizzato nel 1860, anno in cui il sovrano Norodom (*) trasferì la capitale del regno da Oudong a Phnom Penh, il Palazzo Reale rappresenta la residenza ufficiale dei sovrani di Cambogia.
Il complesso è suddiviso in quattro settori e comprende diverse strutture.
Chan Chaya Pavilion
Chan Chay Pavilion – ufficialmente Preah Thineang Chan Chhaya, che in lingua Khmer significa “Il Padiglione della Luna” – è situato a fianco dell’ingresso principale del complesso (Victory Gate, Porta della Vittoria).
Caratterizzato da un elaborato tetto multi-falda in tipico stile Khmer-Thai, Chan Chay Pavilion è utilizzato principalmente per le esibizioni delle danzatrici reali e come tribuna reale durante le apparizioni in pubblico.
Sala dell’Incoronazione
La Sala dell’Incoronazione – Throne Hall – era il luogo in cui i funzionari di corte ed i generali rendevano conto al cospetto del sovrano.
Alla data attuale la struttura è utilizzata per ricevimenti ufficiali e cerimonie reali.
Realizzata con uno stile architettonico in tipico stile Khmer-Thai, la struttura e caratterizzata da una copertura multi-falda finemente decorata e da un torrione alto 59 metri decorato con quattro volti di Brahma.
All’interno sono presenti due splendidi troni reali, Reach Balaing e Preah Thineang Bossabok, oltre a due statue in oro massiccio del sovrano Sisowath Monivong (1875-1941)
Palazzo Khemarin e la Corte Interna
Situata nelle immediate vicinanze della Sala dell’Incoronazione, Palazzo Khemarin è la residenza ufficiale del sovrano.
La dimora della regina è situata presso un’altro edificio, situato dietro al Palazzo Khemarin.
NB: quest’area del complesso non è accessibile al pubblico.
Pagoda d’Argento
Situata nel settore meridionale del complesso, la Pagoda d’Argento è delimitata da un muro di cinta decorato internamente con affreschi raffiguranti scene del Reamker (*), realizzati da artisti cambogiani nel 1903-1904.
(*) versione cambogiana del Ramayana Indiano, il principale poema epico dell’Induismo, che racconta le avventure del principe-guerriero Rama, avatar di Vishnu.
La Viharn (*) ha il pavimento rivestito con oltre 5,000 piastrelle d’argento, motivo per cui la struttura è denominata La Pagoda d’Argento (Silver Pagoda)
(*) In Sanscrito il termine “Viharn” significa letteralmente “rifugio”. Originariamente, infatti, la Viharn rappresentava la dimora dei monaci buddhisti durante la stagione delle piogge.
Costruita originariamente nel 1892 ispirandosi al Wat Phra Kaew di Bangkok, la Pagoda d’Argento fu ricostruita completamente nel corso del 1962.
All’interno c’è una statua del buddha color smeraldo ed una statua in oro massiccio, ornata con diamanti e pietre preziose, raffigurante il Maitreya Buddha (il Buddha futuro).
Le Stupa Reali
Il settore adiacente alla Pagoda d’Argento comprende la Biblioteca, edificio nel quale sono custoditi i testi sacri del Buddhismo, una statua del sovrano Norodom, e quattro stupa contenenti le ceneri dei sovrani Ang Doung (1845-1859), Norodom (1860-1904), Norodom Suramarit (1955-1960) e del Principe Sihanouk.
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Museo Nazionale
Situato nelle vicinanze dal Palazzo Reale, il Museo Nazionale di Phnom Penh espone un’ampia collezione dedicata all’arte ed alla cultura Khmer, tra cui bronzi e ceramiche risalenti al periodo pre-Angkoriano (Regno di Funan e Regno di Chenla), oltre a numerose statue e sculture realizzate durante il periodo il periodo di Angkor (dal X al XV secolo).
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Monumento dell’Indipendenza
Vera e propria icona cittadina, il Monumento dell’Indipendenza – rappresenta uno dei principali itinerari turistici della capitale.
Realizzato per celebrare l’indipendenza dalla Francia (9 Novembre 1953) e per commemorare tutti caduti per la patria, il Monumento dell’Indipendenza è caratterizzato da una forma che ricorda il fiore di loto, simbolo religioso largamente utilizzato nello stile architettonico dei templi di Angkor (*)
Il monumento è situato in centro a Phnom Penh, a breve distanza dal Palazzo Reale. Vedi ubicazione in mappa
⇒ Per maggiori informazioni leggi l’articolo dedicato all’Indipendence Monument
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Wat Phnom
Costruito originariamente nel 1372 (e ricostruito nel 1434, 1806, 1894 e 1926), Wat Phnom è situato nell’area nord-orientale di Phnom Penh, alla sommità dell’unico rilievo cittadino. Vedi ubicazione in mappa
Il complesso comprende una Viharn, all’interno della quale c’è una statua dorata del Buddha nella posizione del Loto, ed una imponente Stupa (Chedi o Pagoda) contenente le ceneri del sovrano Ponhea Yat (1405-1467).
⇒ Per maggiori informazioni leggi l’articolo dedicato al Wat Phnom
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Tuol Sleng (Carcere S-21)
Toul Sleng è un museo – Toul Sleng Genocide Museum – situato in centro a Phnom Penh, a circa 2km dal Monumento dell’Indipendenza. Vedi ubicazione in mappa
In questo luogo, denominato Carcere S-21, dal 1975 al 1979 furono detenute e torturate circa 18,000 persone (intere famiglie, comprese donne e bambini).
⇒ Per maggiori informazioni leggi l’articolo dedicato al Museo Tuol Sleng
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Choeung Ek Memorial
Choeung Ek Memorial è un sito commemorativo dedicato alle vittime del genocidio perpetrato dai Khmer Rossi, nel corso del quale furono sterminate piu di 2 milioni. Vedi ubicazione in mappa
Dal 1975 al 1979 più di 17,000 persone – tra cui molte donne e bambini – furono trasferite dal carcere di Tuol Sleng al campo di stermìnio di Choeung Ek, dove furono massacrate a colpi di bastone.
I resti di 8,985 persone, ordinati per sesso ed età, sono esposti all’interno della Memorial Stupa (foto sotto).
Un luogo macabro, quasi irreale, per non dimenticare il più grande genocidio della storia dell’umanità.
⇒ Per maggiori informazioni leggi l’articolo dedicato al Choeung Ek Memorial
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COSA VEDERE A PHNOM PENH
Danze Tradizionali Khmer
Tra le cose da vedere a Phnom Penh non dimenticarti di assistere ad uno spettacolo con le danze tradizionali della cultura Khmer.
In linea generale le danze della cultura Khmer si suddividono in tre categorie principali: danze classiche (Royal Court Dance), danze popolari (Folk Dance) e lo spettacolo con l’utilizzo di marionette (Shadow Puppets).
Cenni Storici
Le origini della danze tradizionali della cultura Khmer derivano dai balletti di corte dell’India Antica.
Intorno al I-II secolo d.C., i rapporti commerciali tra il Regno di Funan e la pensiola Indiana – in particolare spezie e pietre preziose – comportò una vera e propria indianizzazione culturale e religiosa delle popolazioni locali.
Le danze classiche infatti fanno riferimento al Ramayana (*), il principale poema epico che racconta le avventure del principe-guerriero Rama, avatar di Vishnu (uno delle tre divinità principali della mitologia Induista)
(*) il poema è denominato Reamker in Cambogia (e Ramakien in Thailandia)
Apsara Dance
Apsara Dance rappresenta la più famosa e conosciuta tra le danze classiche della cultura Khmer.
Nelle danze Apsara le ballerine eseguono movimenti lenti e graziosi, vestono splendidi costumi e decorazioni per raffigurare le Apsara, figure celestiali di sesso femminile della mitologia Induista (« … ancelle di Indra, damigelle celesti della sua corte, che danzano al cospetto del suo trono»).
Le danzatrici Apsara sono spesso raffigurate nei bassorilievi che decorano gran parte dei templi di Angkor. Gli storici ritengono che Javarmarn VII (1181-1218), il sovrano che commissiono Angkor Thom, avesse ben 3,000 danzatrici Apsara alla sua corte!
Le danzatrici Apsara allietarono i sovrani Khmer sin dall’VIII secolo d.C., ben 500 anni prima della Thailandia. Con la conquista di Angkor da parte del Regno di Ayutthaya (1431), gran parte dei tesori ed immagini sacre furono portate in Thailandia; e con esse anche molti prigionieri, tra cui anche diverse damigelle e ballerine di corte.