Cenni Storici
In nominativo del complesso deriva da Sularata, uno spirito che secondo la credenz popolare vive nel luogo in cui sorge la pagoda (*)
(*) In Birmania, come in molti altri Paesi del continente asiatico, il culto religioso è caratterizzato da un forma di sincretismo tra il Buddhismo – la religione di Stato – ed il culto popolare degli spiriti, denominati Nat.
Secondo una antica leggenda, infatti, circa 2,500 anni fa Sularata trovò delle reliquie risalenti alle tre precedenti reincarnazioni del Buddha (prima del Gautama Buddha).
Per custodire le preziose reliquie, il sovrano dell’epoca commissionò la costruzione di una pagoda (*) alla sommità di Singuttura Hill, dove oggi sorge la Shwedagon Pagoda.
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Descrizione
Il complesso è caratterizzato da una stupa dorata alta 44 metri, realizzata in tipico stile Mon.
La caratteristica architettonica che contraddistingue la Sule Pagoda è rappresentata dal tronco superiore della struttura. Quest’ultimo, infatti, è stato realizzato con sezione ottagonale, e non circolare come la gran parte delle altre stupe Mon.
Come consuetudine, l’estremità superiore della stupa presenta il tradizionale pinnacolo ornamentale a forma di ombrello (Hti).
Strutture secondarie
L’accesso alla Sule Pagoda è garantito da quattro ingressi, ognuno dei quali e decorato con una elaborata copertura multi-falda in tipico stile Birmano (Pyatthat).
Nell’area circostante il basamento della stupa sono presenti diversi santuari, alcune statue raffiguranti l’Hintha, – creatura mitologica simile ad un uccello acquatico, simbolo di Bago – oltre a varie figure raffiguranti gli spiriti principali del culto popolare (Nat).
Secondo la leggenda, la camera interna della Sule Pagoda Yangon custodisce un capello del Buddha.
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